Mercoledì 27 Maggio 2009 | In questa edizione di Report24: CATANZARO | Tremilacinquecento euro movente dell'omicidio L'assassino nascosto nel caminetto della casa del pensionato Cè stato un prestito non restituito all'origine dell'omicidio di Carmine Ursetta, il 77enne ucciso ieri sera nella sua abitazione di Sorbo San Basile, un centro della Presila catanzarese, a colpi di arma da taglio. La vittima non sopportava più che l'assassino non gli restituisse il denaro che gli era stato prestato da tempo, circa 3.500 euro. Per questo Ursetta aveva chiesto più volte l'intervento del padre del giovane, che, infastidito, ieri sera intorno alle 22, si è presentato a casa del pensionato per chiarire ogni cosa. L'omicida, Francesco Fratto, 34 anni, subito individuato dai carabinieri, lo ha sgozzato con un piccolo coltello da cucina. La ricostruzione della serata è stata fatta questa mattina nel corso di una conferenza stampa nel comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro, alla presenza del comandante provinciale, il colonnello Claudio D'Angelo, del comandante della Compagnia, Raimondo Nocito, e del comandante della stazione di Taverna, maresciallo Cruccia che hanno evidenziato il fatto che Fratto fosse un ragazzo normale, con l'unico vizio dei videopoker. Davanti alla minaccia dell'anziano di denunciare tutto, luomo avrebbe afferrato un coltello da tavolo colpendolo più volte alla gola. Resosi conto di essere stato scoperto, ha provato a nascondersi in un caminetto al piano inferiore dello stabile, dove lo hanno ritrovato poco dopo i militari della stazione di Taverna. Sia il giovane che l'arma, sepolta sotto la cenere, erano ancora insanguinati. In caserma il Fratto ha confessato tutto, e per lui sono scattate le manette con l'accusa di omicidio volontario aggravato.